LE
MIE MOTO |
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Passione nata
alla fine degli anni ’80 inizi dei ’90, quando
all’età di circa 15 anni dove su strada circolavano
mezzi tipo Piaggio SI, Peugeot Metropolis, Malaguti Fifty,
ecc, la casa costruttrice dell’ APRILIA di Noale iniziava
quella che poi sarebbe stata una leggenda, producendo moto
stradali di cilindrata bassissima, 50cc. 125cc. con accostamenti
di colori che solo l’ APRILIA riusciva a fare. Intanto
in pista si iniziavano a vincere i gran premi mondiali con
piloti come Max Biaggi e Loris Reggiani, riscontrando forte
successo, riproducendo le stesse livree per le versioni stradali.
La forma delle plastiche che componevano le carenature, il
disegno dei cerchioni, la strumentazione i fari, erano tutti
affascinanti, da modello a modello cambiavano in continuazione,
infatti si passava dal mono braccio per la ruota posteriore
per le vecchie versioni
per poi ritornare a quella normale sull’ RS. Insomma
un’ evoluzione che per chi come me in quegli anni aveva
un’ età tra i 14 e i 20 anni si è goduto
al massimo l’ emozione delle due ruote di nuova generazione.
A differenza di quelle precedenti spiccavano delle dotazioni
di base che lasciavano tutti sorpresi specialmente per mezzi
di 50 cc.
1996 Aprilia 50
cc
completamente restaurata
venduta..
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Il motore era un Minarelli RV 3-4 alimentato da un carburatore
Dell'Orto SHA 14/12, sprovvisto di contralbero di bilanciamento
e avente 4 marce, (in seguito la quarta era bloccata perché
per legge un ciclomotore doveva avere un numero massimo di
3 rapporti). Ad un motore abbastanza grintoso agli alti, questa
moto abbinava una ciclistica degna di moto da corsa, aveva
2 freni a disco, una forcella teleidraulica a perno centrale,
un monoammortizzatore idraulico e un telaio doppio trave in
acciaio ad alta resistenza. Accensione elettronica, freno
a disco anteriore e posteriore, mono ammortizzatore posteriore,
raffreddamento a liquido, miscelatore separato, contagiri,
indicatore temperatura liquido ecc. Era la prima volta che
un quattordicenne poteva portare una moto molto simile a un
600cc se pur di prestazioni limitate. Il costo era elevato
per l’ acquisto di una moto nuova, si aggirava intorno
ai 4.000.000 di lire per la 50 cc. La voglia era tanta di
poter salire sopra un Aprilia 50cc. quindi incomincia a guardarmi
intorno quando alla fine per un importo di 400.000 lire acquistai
un Aprilia AF1-50 del 1986 priva di molte parti e incidentata.
Nacque li l’ esperienza nel restaurare moto, fui costretto
a smontarla completamente pezzo per pezzo e ricomporla facendola
tornare nuova.
Anche il motore con i suoi 4 rapporti, con mille difficoltà
riuscii a smontarlo e rimontarlo sostituendo cuscinetti paraoli
e guarnizioni, oltre alla biella e il pistone. Nottate su
nottate con gli amici cercavo di risolvere tutte le problematiche,
dalle infiltrazioni di olio e acqua a problemi elettrici e
di verniciatura, e a lavoro ultimato rimasi stupito del risultato
ottenuto.
Nel 1994 l’ Aprilia produsse l’utima moto 125cc.
delle versioni depotenziate, l’ RS Chesterfield con
valvola rave sullo scarico, comandata elettronicamente, carburatore
dell’ orto 34, e marmitta libera da diaframmi, telaio
di nuova concezione in alluminio lucidato a specchio con doppia
trave a nido d’ape all’ interno. Dotata di un
contro albero di bilanciamento per diminuire le vibrazioni
aveva una linea accattivante molto simile a quella del motomondiale
di Max Biaggi, tutt’ oggi ancora invidiabile.
1994
RS 125
CHESTERFIELD 23KW
non depotenziata
venduta...
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Nel
1996 ne acquistai una usata ma questa volta in ottime condizioni
riscontrando successo ogni volta che la parcheggiavo su strada,
infatti trovavo sempre persone di tutte le età che
la osservavano. Nera con porta numeri gialli uguali ai cerchioni
fatti dal proprietario precedente la sentivo sicura e affidabile
dalle prestazioni esagerate per quella fascia d’età,
infatti senza alcuna modifica raggiungeva la velocita di 180
km /h, insomma una moto azzeccata nulla da ridire. Per esigenze
personali decisi di venderla a malincuore e di passare ad
uno scooter 250 cc piu comodo per la vita di coppia, ma sempre
con una speranza nel poterla riacquistare in futuro, anche
solo per possederla, senza circolare, magari come moto d'
epoca.
Passano gli anni si cresce si cambia ma questa fissa non mi
e mai passata quando nel 2013 a tempo perso mi sono messo
alla ricerca di un RS125 come quella che possedevo da ragazzo
e alla fine dopo tante trattative sono riuscito a trovare
quella giusta e con una spesa di 500 € sono riuscito
a prenderla e dedicare svariato tempo nel restaurarla smontandola
pezzo pezo rivangando i lavori fatto da ragatto, che dirvi
un emozione che mi ha fatto ritornare indietro sentendo gli
stessi odori e le stesse problematiche. Con olto soddisfazione
ho riprodotto nei minimi particolari la RS chesterfield infatti
le decals ormai vecchie da 20 ventanni non erano più
reperibili, la casa costruttrice dava come ricambio la scritta
inesistente.. e quindi vedendo riviste e giornali mi sono
messo e piano piano le ho riprodotte tutte quante con autocad
tratto per tratto e stampandole in copisteria su plastica
adesiva pretagliata ottenendo il risultato che è in
foto! Non contento per mio figlio ho realizzato una mini moto
identica alla mia RS125 Chesterfield. Nel 2014 al compimento
dei 20 anni l ho iscritta nel registro ASI e a tutt’
oggi risulta registrata come moto d’ epoca con la particolarità
che sempra appena uscita dalla APRILIA di Noale.
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