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Spiegazione passo passo per la realizzazione del modello di Andrea De Palo

Prima di iniziare controlla se hai tutto quello che ti occorre nella sezione tools

Premessa

Salve a tutti, oggi voglio proporvi un modello elettrico che vi potrete costruire da soli in casa a costi molto ridotti.

Sul sito del carissimo amico Maurizio Martinucci potete trovare i disegni da scaricare in grandezza 1:1 per la realizzazione del modello che più vi piace!!

Personalmente sono sempre rimasto affascinato dalle evoluzioni che l' MB-339 ( in dotazione alla nostra pattuglia acrobatica nazionale) ha fatto sopra le nostre teste durante le manifestazioni,

quindi ho deciso di riprodurlo fedelmente sperando di poter fare anche io esibizioni del genere :-)).

Il Macchi proprio per la sua caratteristica di essere un Jet, ha la sua portanza alare molto ristretta generandoci a noi modellisti sforzi non indifferenti per il volo,

questo vuol dire che deve andare abbastanza veloce per non stallare,

di conseguenza deve essere molto leggero se spinto come nel nostro caso da un motore elettrico classe 400....

Il materiale usato per la costruzione viene venduto sotto forma di lastre di polistirene espanso (epp) di diversi spessori, per l' isolamento termico, lo trovate in qualsiasi smorzo di diversi colori e spessori ,

io ho usato quello azzurro che si trova all' interno delle pareti dei Camper, resistente, compatto e si lavora divinamente!!!

Nella foto notiamo i principali componenti che caratterizzano il modello, più' sono precisi e più' avrete prestazioni ottimali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Iniziamo con la descrizione tecnica costruttiva del nostro modello.

Una volta scaricati e stampati su carta da una copisteria i profili della : fusoliera, ali, alettoni, calotta, deriva, ecc.

ritagliamoli e poggiamoli sulla nostra lastra di polistirene; con una penna tracciamo il bordo in modo da riportare il disegno sull' epp sia per il lato sx che dx, perchè successivamente verranno unite.

Nessuno ci vieta di fare tutto doppio da ottenere un modello di scorta per qualsiasi evenienza :-)

Tagliamo come in figura con un seghetto o con un cutter affilato i profili del modello mantenendoci con un margine di un centimetro circa di abbondanza dal bordo per sicurezza;

ottenute le parti grezze che compongono il modello le rifiniamo a misura con un tampone di legno rivestito con della carta vetrata,

e andremo a segnare i riferimenti di taglio anche sulla parte appena tagliata.

 

Per ora lavoreremo solo sulla fusoliera, e per renderla simmetrica tra i due lati e necessario che i due semi profili tagliati in precedenza siano uniti tra loro con del bi-adesivo messo all 'interno o con dei semplici chiodini messi trasversalmente in modo che non fuoriescano dalla fusoliera,

affinché possiamo lavorare comodi mettiamo la fusoliera ancora grezza su una morsa in modo da poter avere entrambi le mani libere.

Siamo così giunti alla parte più' delicata di tutta la lavorazione del modello!!!

Anche se siete un Po' titubanti sul risultato non preoccupatevi, e' alla portata di tutti e male che va' avrete buttato solo un pezzo di polistirolo:-))

 

 

 

 

 

 

Affinché non veniamo sommersi da polvere di polistirolo e meglio che teniamo vicino a noi un ' aspirapolvere accesa con il bocchettone puntato sulla fusoliera in modo da lavorare PULITI!!!!

Iniziamo con una raspa per legno, anche se sembrerà strano e' ottima per sgrossare il polistirene,

arrotondiamo gli spigoli formati in precedenza con il taglio dalla lastra rispettando sempre la forma dell' MB339 che avevamo segnato prima con la penna,

ottenendo così una superficie ruvida che necessita di una passata del nostro tampone di carta vetrata,

dovrete ottenerla levigata e senza sporgenze o graffi,

se non avete fretta nel vedere il risultato otterrete una superficie degna di essere la parte esterna di un aereo!!

Per quanto riguarda la deriva ci sono 2 sistemi , il primo consiste nell' asportare la parte eccedente con una normale sega a ferro,

rifinendo subito dopo con il tampone (rende il velivolo più' robusto e senza inutili giunzioni di colla),

il secondo invece è quello di non considerarla nel taglio del profilo iniziale ma di incollare alla fine un deriva ritagliata in depron da 4 mm (si fa prima e non si sporca molto),

a voi la scelta, io ho adottato la prima anche perché e' quella più difficile :-))

 

 

 

Cerchiamo di rifinire al massimo (togliendo tutte le imperfezioni) i due semigusci con della carta sempre più fina,

fortunatamente l' epp a differenza del comune polistirolo a pallini essendo una schiuma espansa e densa si puo' lavorare come se fosse balsa,

quindi possiamo arrivare a utilizzare carta abrasiva in modo da ottenere una superficie levigata e liscia al tatto, finita da non ritrattare più.

Procurata una fresetta in una normale ferramenta da montare su Dremel o trapano elettrico come in figura,

e' arrivato il momento di "scavare" il modello per due motivi :

il primo è per alleggerirlo anche se di qualche grammo mentre

il secondo per generare l' alloggio dell' elettronica che vedremo più avanti lungo il corso della spiegazione.

Con l' aspirapolvere sempre accesa iniziamo il processo di svuotamento lasciando dal bordo circa 7-8mm di spessore per non indebolire troppo il velivolo una volta completato,

procedere con cautele , il rischio di passare da parte a parte e' elevato visto che la nostra fresetta non ha una battuta di fine corsa....ma siamo noi a decidere dove agire!

Se dovesse accadere (come e' successo a me ) non disperate, dovrete solo inserire nel foro generato un tondino di (epp) incollato con epossidica 5 minuti.

Appena ha tirato tagliamo la parte eccedente ,ripetiamo il passaggio di levigatura e come per magia non si vedrà più nulla.

Ricordiamoci in prossimità della calotta di lasciare sulla parte bassa una sorta di supporto per i servi che ci Sarà utile per fissarli;

la forma e la posizione è a nostro piacere, teniamo pero in considerazione il fatto che una volta incollate le due semi-fusoliere i servi devono essere ispezionabili e rimossi con facilita'.....

anche sul ventre non dobbiamo esagerare con la fresetta dobbiamo renderlo più robusto per la fase di atterraggio,

visto che non disponiamo di carrelli.

 

 

 

 

 

 

Passiamo ora alla realizzazione delle 2 semi-ali;

occorrerà costruirsi un rudimentale archetto per il taglio con la tecnica del filo a caldo , ma noi modellisti non ci spaventiamo per così poco!!

Come prima cosa procuriamoci del filo metallico di nichel cromo o quello utilizzato come terminale metallico da pesca,

consigliato parche non è elastico consentendo tagli più precisi, dovrà essere in tensione quindi costruiremo un telaio a forma di "H"

dove le estremità superiori le colleghiamo con un cavo che grazie ad una molla sarà in tiro e tenderà di conseguenza il nostro filo per il taglio posto nella parte inferiore del nostro archetto ad "H".

Il filo sarà l' ipotetico resistore della tensione che andremmo ad applicare alle sue estremità, quindi svilupperà del calore necessario per tagliare il polistirolo,

che controlleremo per comodità con un interruttore posto sull' archetto in una posizione accessibile durante la fase di taglio.

Personalmente disponevo di un alimentatore da 12V che ho trovato nella mia cantina, forse di qualche vecchio elettrodomestico, e mi sono trovato bene, a voi le prove.......

 

Prendiamo le 2 semi-ali grezze tagliate inizialmente dalla lastra e poggiamo sulle sue estremità laterali le dime che ci serviranno da guida per lo scorrimento del filo;

di solito vengono fatte di compensato, ma ho visto che tende a bruciarsi facendo scorrere male il filo, quindi le ho rifatte in alluminio, rendendole indistruttibili e riutilizzabili sempre.

Per fissarle basta fargli dei fori in modo tale da infilare gli spilli con testa tonda (quelli colorati), ricordiamoci dello svirgolamento della dima esterna ,

basterà alzare la parte posteriore della coda di 6/7 millimetri per entrambi i lati (differenza tra il bordo di entrate e quello di uscita)

 

 

 

 

 

 

Fissiamo due morsetti sul nostro banco da lavoro in modo tale che la semi-ala grezza durante il taglio non scivoli sul tavolo e cada per terra,

iniziamo il nostro taglio, questa fase e' delicata perchè dobbiamo mantenere la stessa velocità pur avendo lunghezze differenti sull' estremità,

infatti la qualità della sagomatura sta tutta nel muovere l' archetto perchè deve iniziare e finire il taglio contemporaneamente per entrambi le dime.

Una volta effettuato il taglio ruotiamo la lastra lasciandola dentro il suo scarto appena generato, ci servirà per tagliare regolarmente la seconda superficie.

Ripetiamo la stessa cosa per l' altra semi-ala ma in modo speculiare rispetto alla prima, dopo di che ripetiamo il processo della fusoliera levigandole con la carta vetrata e abrasiva,

il bordo di entrata deve essere arrotondato mentre quello di uscita deve essere dello spessore di 3 mm proprio come l' alettone che collegheremo.

Il piano di coda e molto semplice, lo ritagliamo da un foglio di depron da 4mm o di compensato;

ora che abbiamo terminato le ali le possiamo collegare alla fusoliera, dobbiamo fissarle in modo da vedere dalla parte frontale del velivolo una sorta di "V", le estremità delle ali devo essere più alte della radice di circa un cm.

Una volta incollate con la colla epossidica da 5 minuti e per rinforzare il tutto avvitiamo direttamente sul polistirolo dall' interno un paio di viti autofilettanti lunghe 4/5 cm con testa larga possibilmente di plastica per risparmiare peso!!

Ritagliamo le prese d' aria e dopo averle forate e carteggiate le andremmo ad incollarle con epossidica 5 minuti sul bordo di entrate accostate alla fusoliera, con la parte più lunga verso il basso.

Appena tira la colla possiamo continuare il nostro foro di entrate nella fusoliera in modo da raffreddare il regolatore e il motore, se abbiamo preso correttamente le misure il foro dovrebbe corrispondere subito dietro i servi......

 

 

 

 

 

 

 

 

Incominciamo a vedere la fine, infatti e' giunto il momento di dedicarsi all' aspetto elettronico del nostro modello;

come prima cosa inseriamo i due sevi negli appositi alloggi ricavati durante l' operazione di svuotamento delle semi fusoliere,

volendo possiamo fare un supporto di balsa dove avvitare le viti per il fissaggio degli stessi.

I due servi hanno le rispettive funzioni:

 

1)quella di comandare gli alettoni per le virate a destra e sinistra , infatti è collegato in modo che, mentre ne tira uno in un verso spinge l' altro in quello opposto,

tramite dei tirantini in acciaio che scorrono all' interno di tubbicini per non consumare il polistirolo della fusoliera.

2)quello che comanda l' elevone di coda, ha solo la funzione di spingere e tirare affinché il velivolo salga e scenda,

sempre con un tirante in acciaio che trasmette il moto lungo tutta la fusoliera sino in fondo alla coda.

 

 

 

 

 

 

 

 

All' interno della fusoliera andremo a posizionare su un supporto in (epp) il regolatore elettronico a microprocessore,

che date le sue ottime prestazioni scalda un pò, quindi sarebbe meglio metterlo in modo che venga raffreddato sopra e sotto.....

posizioniamo dove vogliamo l' interrutore di alimentazione che sara' quello principale che dara' corrente al nostro motore tramite in cavo che arriva alle batterie ricaricabili che si trovano sotto la calotta apribile per essere rimosse in ogni momento..

Per un maggior raffreddamento del motore elettrico visto che di giri ne fa 16.400 senza carico e pesa solo 73gm

dobbiamo realizzare un supporto forato (per passaggio dell' aria) che andrà come fondo della fusoliera in legno di betulla o bachelite

dove possiamo avvitarcelo sopra utilizzando le filettature standard del motore lasciandolo libero di raffreddarsi pure sulle pareti.

 

Se ci sentiamo pronti, quindi dobbiamo aver fatto tutte le prove tecniche possibili ed immaginabili possiamo accoppiare le nostre due semi fusoliere incollandole con colla epossidica 5 minuti

tenendo il tutto in pressione con del nastro da carrozzieri per qualche ora......

incollare il piano di coda in depron e il raccordo che lo collega con la deriva,

poi con una soluzione di vinavil e stucco classico per muro possiamo correggere tutte quelle inevitabili imperfezioni o avvallamenti che ci sono stati durante tutto il processo di realizzazione,

quindi dare la carteggiata a finire.

La calotta la dovremmo solo carteggiare e svuotare senza verniciarla perchè il colore del (epp) si addice alle calotte :-))

trovando un sistema pratico con gli elastici o a incastro per aprirla in qualsiasi momento per eventuali interventi tecnici su servi e ricevente o sostituzione delle batterie ricaricabili anch' esse fissate con elastici o bi-adesivo,

bilanciando il baricentro in modo da farlo coincidere all' altezza del bordo di entrate delle semi-ali.

 

 

 

Ora e' arrivato il momento della verniciatura e purtroppo le normali bombolette sciolgono il polistirolo,

ma non disperate di soluzioni ce ne sono diverse, se no che modellisti saremmo??!

prendiamo in considerazione le due più usate, a voi la possibilità di scegliere quale.........

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1)Dovremmo acquistare una pittura lavabile in un colorificio che non intacchi il polistirolo,

quindi ci divertiremo ad usare l' aerografo per completare il nostro Aermacchi,

infatti ho scelto la colorazione più complessa che esiste, ma allo stesso tempo quella più bella!!!

Dopo aver dato un paio di mani di blu , quello classico della pattuglia acrobatica,

sulla parte inferiore aiutandoci con del nastro di carta dobbiamo riprodurre la colorazione tricolore su base grigia (una pazzia!!) ma comunque fidatevi ne vale la pena...

Per quanto riguarda il dorso invece, mi sono risparmiato di verniciare le strisce tricolori perchè partendo dalla deriva e arrivando sulla punta sarebbe stato quasi impossibile farle dritte,

quindi utilizzeremo del nastro colorato adesivo opportunamente tagliato, atterremmo un risultato ottimale, ricordiamoci però di fare una base bianca dove applicare le nostre strisce.

Il numero di identificazione che andrà sulla deriva lo ritagliamo da un foglio di carta adesiva gialla

e con una penna a sfera segnamo la striscia centrale proprio come su quello vero,

mentre per gli stemmi che identificano la Nazionalità Italiana conviene stamparli su carta adesiva con un programma di grafica e ritagliarli.

Gli alettoni non faremo altro che incernierarli con del nastro trasparente,

ottima soluzione e funzionale, mentre per l' elevone siccome e' separato in due piccoli elevoni dovremmo collegarli con un tondino di legno leggero da 3mm

Per dare maggior robustezza al tutto ricopriamo il modello con del nastro adesivo trasparente teso,

in modo da dare una consistenza a tutta la struttura proteggendo la parte grafica e riducendo l' attrito con l' aria........

 

 

 

 

 

 

 

 

2) ricopriremo il modello con una soluzione di acqua e colla vinilica rispettivamente di: 60% di colla e 40% di acqua.

Troverete in cartolibreria la carta marrone da pacchi di 2 grammature 20 o 40 per metro quadro,che servirà per la copertura del modello.

Ricopriamo il modello con la nostra soluzione vinilica e facciamo la stessa cosa con la carta dalla parte più ruvida, infatti sarà quella ad essere incollata,

dopo averla tagliata leggermente più grande della parte da ricoprire e rispettando il verso della fibra che per ragioni di robustezza la metteremo parallela alla fusoliera.

Per quanto riguarda le ali e bene che facciate la parte superiore e inferiore di ognuna insieme,

altrimenti la colla asciugandosi potrebbe tirare l' ala solo da una parte svirgolandola rendendo il modello inutilizzabile.

Inzuppate pure la carta così quando tarerà (circa un giorno)Sara' più robusto di quello che immaginate.

Dopo di che possiamo passare della carta abrasiva per renderla omogenea e volendo diamo una mano con la nostra soluzione più diluita.

Per gli alettoni useremo delle cerniere che incolleremo con colla epossidica, il modello e' così pronto per la verniciatura,stavolta però se lo vogliamo potremmo usare le bombolette senza il rischio di sciogliere il modello perché protetto dalla carta......

 

E' arrivato il momento del collaudo, teniamo come prima cosa in considerazione il baricentro che dovrebbe coincidere in prossimità delle prese d' aria,

ci possiamo aiutare traslando il pacco batterie fino a centrarlo al millimetro!

Controllare tutte le escursioni dei servi che non sia troppo eccentuate,basta poco movimento per le nostre manovre....

Prendendoci la mano possiamo fare tutte le manovre che il Macchi ci regala ad ogni manifestazione,

looping, tonneau, volo rovescio, caduta libera, e volendo si riesce a portare a una velocita che sfiora gli 80 Km/h

spinti da una piccola elica (125x110) che ci fara' passare veramente momenti di grossa soddisfazione....